L’Isola dei Pini (152 km²; 1.969 abitanti) è una piccola isola, che misura 18 km da nord a sud e 14 km da est ad ovest, situata a circa 70 km a sud-est della Grande Terre, l’isola principale della Nuova Caledonia. L’isola è abitata da meno di 2.000 persone il 93,7 % delle quali sono Kanaki, il 4,9 % bianchi, lo 0,7 % polinesiani, e lo 0,7 % di altre etnie. Il nome in lingua Kanako dell’isola è “Kunié”.
L’isola è pianeggiante, solo nell’estremo sud ci sono delle basse colline, il suo punto più elevato è il Pic N’ga (262 metri), dal quale si hanno stupende vedute di tutta l’isola, la vetta è facilmente raggiungibile tramite un sentiero, che diventa ripido solo nella parte finale.
IN PASSATO UN LUOGO PER DEPORTATI, OGGI UN PARADISO
L’isola fu avvistata dell’esploratore inglese James Cook nel 1774, e fu cristianizzata, attorno al 1840, dai missionari cattolici e protestanti, nel 1853 divenne un possedimento francese. A partire dal 1872 i francesi utilizzarono l’isola come bagno penale: vi furono deportati oltre 3.000 prigionieri della Comune di Parigi.
L’isola è uno dei gioielli del paese, ricoperta di lussureggiante vegetazione, tra le essenze più comuni il palissandro e il legno di sandalo. Ma la pianta più spettacolare e che caratterizza l’isola sono i pini colonnari (Araucaria columnaris), che le danno il nome. L’isola dei Pini è circondata completamente dalla barriera corallina ed ha meravigliose spiagge di fine sabbia bianca, come quelle di Kuto e Kanumera, e aree di una bellezza unica come quelle della Piscina Naturale e della baia di Upi.
L’isola, ricca di formazioni coralline, offre grandi occasioni per osservare, utilizzando soltanto la maschera, la bellezza della vita sottomarina. Vi si trovano pesci tropicali di tutti i colori, tartarughe marine, serpenti di mare (Tricot rayé), conchiglie. Tra le altre attrazioni vi si trovano grotte con stalattiti e stalagmiti, i resti degli antichi bagni penali e il cimitero dei deportati.
ISOLA DEI PINI: COSA VISITARE
L’isola dei Pini è la principale destinazione turistica della Nuova Caledonia. L’isola è rinomata per le sue belle spiagge di sabbia bianca che si affacciano su baie turchesi ornate dai caratteristici pini colonnari (Araucaria columnaris), che rendono la bellezza di quest’isola quasi irreale.
LE SPIAGGE DI KANUMERA E KUTO
Le spiagge più belle dell’isola dei Pini sono quelle di Kanumera e Kuto. Queste spiagge sono situate una vicina all’altra all’estremità sud occidentale dell’isola. La spiaggia di Kuto è una striscia di sabbia bianca lunga oltre un chilometro e dalla quale si godono degli stupendi tramonti. La spiaggia di Kanumera si trova poche decine di metri oltre quella di Kuto ed entrambe collegano la penisola di Kuto al resto dell’isola. Kanumera è una spiaggia di sabbia bianca di circa 500 metri di lunghezza. Tra le più scenografiche della Nuova Caledonia, su un lato della baia si trova il famoso Rocher di Kanumera, uno scoglio unito alla terraferma da una striscia di sabbia. Entrambe le spiagge sono dominate dagli alti pini colonnari (Araucaria columnaris). Questi alberi che possono raggiungere la considerevole altezza di 50 metri. Queste piante rendono sublimi e quasi surreali gli aspetti delle due baie.
LA BAIA DI UPI
Altro luogo di grande bellezza è la baia di Upi (Baie d’Upi), un vero e proprio mare interno, situata lungo la costa orientale dell’isola la baia è costellata di enormi funghi rocciosi che affiorano dall’acqua di un blu intenso. La baia si raggiunge tramite un escursione fatta sulle tradizionali piroghe che partono dalla baia delle Piroghe o baia di St. Joseph.
LA PISCINA NATURALE
Dopo aver esplorato la baia in piroga è possibile sbarcare all’estremità settentrionale della baia di Upi e da qui fare una breve passeggiata di circa trenta minuti per arrivare ad un altra meraviglia dell’isola. La baia di Oro (Baie d’Oro) dove si trova la famosa Piscina Naturale (piscine naturelle), una vasca di acqua marina, che si riempie con le maree. Dominata dagli alti pini colonnari e dove si possono osservare pesci e coralli. L’area della Piscina Naturale è raggiungibile anche tramite una comoda strada che porta nelle vicinanze di un ristorante. Da qui con un breve percorso a piedi si arriva a questa meraviglia naturale.
IL PIC N’GA, LA MONTAGNA PIÙ ALTA DELL’ISOLA
Tra le escursioni più belle da fare c’è la passeggiata (circa 1 ora sola andata) che porta sulla cima più alta dell’isola, il Pic N’ga (262 metri). Il sentiero, segnalato da un cartello, comincia poco fuori dall’area di Kuto, vicino alla Gite Kuberka. Il primo tratto è pianeggiante poi inizia a salire, ma il percorso non è mai troppo duro. Dalla cima si hanno stupende vedute di tutta l’isola, su un lato la baia di Upi punteggiata di rocce e più lontano la striscia di sabbia bianca dell’isolotto di Nokanhui. Sull’altro lato si scorgono le due baie di Kuto e Kanumera con la penisola di Kuto.
IL VILLAGGIO DI VAO
Il piccolo villaggio di Vao, il capoluogo, che si trova nel sud dell’isola, è l’unico vero paese dell’isola. Vi si trovano il municipio, un piccolo ospedale, l’ufficio postale, le scuole, alcuni negozi, ed è arricchito da una bella chiesetta cattolica costruita nel 1860. Qui da non mancare la bella messa domenicale, all’interno della chiesa si trovano alcune sculture in legno fatte dai deportati. Su una collinetta sopra la chiesa è una piccola cappella edificata nel 1875 con una statua della Vergine Maria, dalla cappella si hanno belle vedute del villaggio di Vao e della costa meridionale dell’isola. Poco lontano dal villaggio davanti alla baia di St. Maurice si trova la statua del Sacro Cuore di Gesù che commemora il luogo di arrivo dei primi missionari Maristi il 12 agosto 1848. La statua è circondata da pali di legno scolpiti e intagliati dai Kanaki.
I BAGNI PENALI E IL CIMITERO DEI DEPORTATI
I resti di quelli che furono i bagni penali dell’isola si trovano a breve distanza dall’area di Kuto, andando verso nord in direzione dell’aeroporto. Essi furono utilizzati tra il 1872 e il 1912, ciò che resta oggi sono le rovine della prigione di Comagna, situate lungo la strada principale. Seguendo una breve deviazione dalla strada principale si arriva alle cisterne per l’acqua e al cimitero dei deportati (Cimetière des Déportés o Cimetière des Communards).
Un luogo particolare dell’isola sono le sue numerose grotte e caverne, la più famosa è quella della Regina Ortensia (Hortense) che si trova a Oumagne, quasi nel centro dell’isola non lontana dall’aeroporto. La grotta è attraversata da un piccolo ruscello ed è circondata da una foresta di baniani. Altre grotte dell’isola sono la grotta de la Troisième e la grotta di Ouatchia. All’estremità nord dell’isola altro luogo da visitare è la baia di Gadji dove si trovano delle piccole spiagge, la baia è tutta punteggiata di piccoli isolotti.
Altra escursione in un luogo idilliaco è quella che porta alla striscia di sabbia bianca dell’isolotto di Nokanhui, situato pochi chilometri a sud dell’isola dei Pini.
COME ARRIVARE
L’isola dei Pini è servita da un aeroporto (Aérodrome de l’Ile des Pins) che ha almeno due voli al giorno per l’aeroporto cittadino di Noumea (Aérodrome de Nouméa-Magenta). Il tempo del volo è di soli 20-25 minuti. L’isola è collegata con Noumea anche da un catamarano rapido che compie il tragitto in 2 ore e 15 minuti.